…e per fortuna non fatti tutti in una sola volta!!! 🙂
In più devo dire che ho corso per 52 ore, 22 minuti e 31 secondi, non ho mica fatto il giro del condominio IO. 😎
L’ultima volta che vi ho scritto una cosa simile, era per contemplare i miei primi 100 Km: era il 29 Agosto scorso. Da allora sono passati 109 giorni ed oggi sono già qui a raccontarvi dei miei primi 500. Sentite com’è roboante questo numero scritto in lettere: CINQUECENTO. Ora, echi a parte, me ne aspettano altri (soltanto) 600 (forse di più) prima di arrivare a Londra…manco dovessi/volessi andarci a piedi a Londra, IO. 😛
Così di primo acchitto vi posso dire che più passa il tempo e più il mio fisico non solo sta bene ma si è asuefatto a questa roba a tal punto che mi chiede in continuazione di farla. Cosa?!?!? CORRERE!!! Anche dopo un allenamento, spesso, la voglia di riprendere subito è tanta, non sto scherzando. Onestamente non credevo fosse possibile e soprattutto fosse possibile per ME, però è st’acqua qui.
Da quel 21 luglio, mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via era smarrita, ma passo dopo passo, girone dopo girone, proprio come il Poeta, (forse) uscimmo a riveder le stelle, anche se non posso negare che ci sono stati alcuni momenti di totale sconforto: il primo traguardo non raggiunto, il primo infortunio patito (e per ora anche l’unico), la mia prima delusione (sportiva, ovviamente). Ci sono stati però, innumerevoli momenti di felicità stellare. Allenamenti riuscitissimi, che ti gasano paracchio, le prime gare, i primi temponi fatti (sempre rapportati ad un attempato di 44 anni come me che si è approcciato a questo sport solo da pochi mesi, ndNox-), i continui miglioramenti: insomma tutta energia positiva che mi ha riempito il serbatoio di combustibile pronto a bruciare nei mesi successivi. Ora c’è anche un altro fattore positivo in tutta questa stroria, forse più importante di tutti alla fine: lo sgonfiamento delle tette. Già perché da quel giorno sono passato da una seconda abbondante, coppa C, ad una prima…scarsa. Ne ho ancora un pochino da smaltire (al contrario dei miei piaceri personali, non amo avere le tette grosse IO ndXXX), ma per ora la cosa mi soddisfa assai. I marroni, al contraio, continuano a gonfiarsi, sebbene devo dirvi che lo fanno moderatamente. 😮 In tutto questo c’è da aggiungere che nel frattempo ho anche iniziato a “timbrare il cartellino“. In molti credevano che con l’avvento di questa novità nella mia vita, avrei presto mollato la presa adducendo le scuse più banali e puerili per evitare gli allenamenti ed invece, come potete constatare, da allora l’intensità con la quale ho proseguito è aumentata. E tra poco più di un mese, inizierò la vera preparazione alla London Marathon 2017. 😀
Come da copione, i ringraziamenti sono d’obbligo e sono tutti (o quasi) per il mio Coach ed amico Luca Airoldi. Continuo a ripetere da tempo che senza il suo supporto non sarei (ancora) qui a raccontarvela (quindi semmai vi foste stufati di leggermi, sapete ora con chi prendervela, nd 😛 ). Il vero artefice di questa mia impresa è lui. Poi sicuramente devo ringraziare mia moglie e mio figlio per la pazienza infinita che stanno dimostrando nell’assecondarmi in tutto questo percorso. Ma se non sto buttando tempo, energie e soprattutto soldi, lo devo a Luca. E credo che in fondo anche mia moglie gliene sia parecchio riconoscente.
Un pensiero speciale, lo voglio dedicare anche a Nicoletta, che in tutti questi mesi, da quando ci siamo conosciuti di fatto, non ha smesso mai di informarsi, consigliarmi e soprattutto incitarmi. Con lei presto andremo di nuovo non solo a correre assieme, ma anche a fare qualche altra gara, come alla DJ Ten. Per ora restiamo costantemente in contatto (Max non preoccuparti, è solo un rapporto professionale/sportivo il nostro, nd 😉 ).
Ora, preambolato tutto ciò, l’ultima volta ci siamo lasciati con la promessa che un giorno avrei parlato anche del materiale “tecnico” che sto utilizzando. Vi avevo scritto la frase: “chi sostiene che le passioni non abbiano un prezzo, mi scriva in privato“. Ecco, ribadisco questo concetto, la cosa non era e continuna a non essere “aggratis“, però, dopo un po’ di ricerche e soprattutto di spese fatte, sono riuscito a trovare il MIO abbigliamento. Da qui in poi, vi descriverò quello che sto utilizzando più frequentemente quando corro.
Partiamo dal basso, dalle coperture: le scarpe. “Il primo amore non si scorda mai“. Mai più vera fu questa frase. Iniziando da qui, posso affermare che il mio primo paio, le Kalenji Kiprun LD, rigorosamente gialle e comprate abbastanza a e per caso da Decathlon, è risultato l’acquisto più azzeccato. Anzitutto perché non è facile scegliersi quelle giuste, soprattutto se sei un neofita come ero (e forse sono ancora), e poi perché i fattori da mescolare per trovare quello migliore sono diversi per ognuno di noi. Dalla postura, ai piedi, al tipo di allenamento che vuoi intraprendere e soprattutto dai soldi che vuoi spendere, sono diverse le componenti che devi/dovresti conoscere per fare l’acquisto corretto. Il piede è un capolavoro unico di architettura o meglio di bio-meccanica; in uno spazio estremamente piccolo si concentrano: 26 ossa, 33 articolazioni, 114 legamenti, 20 muscoli, 250.000 ghiandole sudorifere (informazioni raccolte dalla Rete e dalle reminiscenze di Biologia al Liceo, ndDonTedoldi). Questo vi fa capire quanto possa risultare difficile scegliere. Inoltre, un acquisto sbagliato non solo vi può far spendere soldi a vanvera, ma creare anche tanti fastidi, diversi e soprattutto particolarmente dolorosi in alcuni casi. Talloniti, tendiniti, Ankle Pain o altri problemi, possono rendere la vita assai difficile e se sei alle prime armi, o meglio ai primi Km, la possibilità che ti possa dire da solo: “ma chi cavolo me lo fa fare” diventa altissima, così come altissimo può diventare, di conseguenza, la voglia di lasciar perdere. Quindi, se non avete tutte queste nozioni da valutare, potete fare come me: chiudere gli occhi e scegliere a caso (o tenerli aperti e prendere quelle che più vi piacciono, nd 😛 ). Se avrete fortuna e la dea bendata dei runner è dalla vostra parte, allora il primo paio di scarpe non lo scorderete più!!! 😀 Battute a parte, il costo non è stato esorbitante, solo 89,99€, da Decathlon, ovviamente.
Il secondo paio di “gomme” al contrario, ho pensato che dovevo comprarlo in un posto più specializzato, in un posto dove avrei potuto fare anche una visita mirata, specialistica, per così dire. Le scarpe da runner durano, come per le gomme appunto, un chilometraggio limitato, non sono infinite. Il limite indicato è di 400/500 Km, forse qualcosa in più. E siccome non è bene iniziare ad utilizzarle dopo che si sono consumate quelle precedenti (meglio farlo un po’ prima, alternandole), ho unito queste due esigenze e mi sono diretto in un negozio molto conosciuto a Genova, Genova Run, in via Cipro. Qui viene eseguita una visita specializzata (dalla scansione della pianta del piede, ad un video che ti riprende come cammini) e di conseguenza vengono proposte e fatte provare tutte le scarpe che soddisfano il risultato della visita. Ne provi davvero tante, fino a quando non trovi quella che pensi ti calzi meglio. Il mio risultato è stato: Brooks Gosth 9, costo: 120,00€. Tuttavia, la scarpa, pur essendo bellissima e comodissima, non ha riscontrato appieno il gusto del mio sistema posturale. Ho come l’impressione che siano più rigide e sul lungo tratto mi sembra di faticare parecchio. Così, per l’acquisto del terzo paio (visti i risultati e gli obiettivi che ho, non penso possano bastarmi due paia di scarpe soltanto, ndNox-), ho pensato di ritornare al mio primo amore ed acquistare le nuove Kalenji Kiprun LD WaterProof.
Costo: 85,99€, sempre da Decathlon. L’unica differenza con il mio primo paio di scarpe è che il materiale dovrebbe essere impermiabile all’acqua. Appena le proverò vi saprò dire se sono all’altezza delle aspettative. 😉 Detto tutto questo, ricordatevi una cosa importante: se volete correre una maratona, le scarpe tra cui dovrete scegliere debbono essere ammortizzate e adatte a correre una Maratona, per l’appunto. E comunque poi…provatele, SIEMPRE. 😎
Proseguendo la mia analisi, oltre a dirvi che non vanno bene tutti i tipi di calze che avete nel cassetto per correre, ma dovete sceglierne di precisi, che non “scivolino” nella scarpa procurandovi probabili dolori alla pianta del piede (io ho preso i bt’win, gialli ovviamente, che vanno bene sia per andare in MTB che per correre, costo: 3,99€), e salendo su per il corpo, gli articoli da scegliere e comprare sono diversi, diciamo pure svariati e per tutte le esigenze, anche di portafogli. Dopo tanti acquisti fatti alla fine, posso dirvi che in estate bastano un paio pantaloncini (io non prediligo quelli attillati, quindi ne ho comprato un paio normale, con le tasche, ma se ne avete qualcuno nel cassetto usate quelli, ndNox-) ed una maglietta, meglio se tecnica però (io ho scelto un prodotto economico della Kalenji che si è dimostrato perfetto). Quella che ho comprato l’ho poi utilizzata per la divisa ufficiale Ottica Foppa – Alassio (vedi tutte le foto che ho pubblicato sul blog). Costo: 4,99€ l’una. Acquistate 10, di tutte le taglie.
Ecco, mi permetto di aggiungere una nota tratta dalla mia personale esperienza: vanno bene anche le t-shirt, ma si bagnano parecchio con il sudore (ed anche con l’acqua che ci si versa per rinfrescarsi, quando fa molto caldo, ndNox-). Ergo, quando si termina l’allenamento, se poi c’è anche vento, può dare non solo fastidio ma essere dannoso per la salute. Così come, se comprate un prodotto in poliestere, ricordatevi che correndo, il tessuto sfrega sui capezzoli e se non volete il giorno dopo, sul lavoro, sembrare dei pervertiti sessuali con l’ormone sulle spalle, copriteli con dei cerotti o un sotto maglietta retato, fatto apposta per l’uso.
D’estate è poi importante idratarsi. Non a caso ci sono accessori adatti a soddisfare questo tipo di esigenza. Sempre da Decatlon, c’è il porta borraccia, con una taschina incorporata e borraccia inclusa (600 ml). Costo accessorio: 9,99€.
In inverno, o comunque con il calare delle temperature, la cosa si complica un pochino. Ora io per ora sono stato davvero fortunato perché ad oggi ho corso solo 2 volte con la pioggia e 3 volte con la temperatura sotto i 10°. Ma correre a Genova significa anche farlo spesso con tanto vento. Di tutti gli acquisti fatti, quelli da cui oramai non posso più staccarmi sono, partendo sempre dal basso:
- sotto pantaloncini corti attillati in materiale tecnico della Kalenji. Costo: 6,99€
- sotto pantaloni lunghi attillati in materiale tecnico. Di questi ne ho acquistati due modelli, uno marcato Kalenji, l’altro Wed’ze. Costo: 17,99€ il primo, che però viene scontato a 14,99€ se lo si acquista insieme ad un altro pezzo. Il secondo invece costa: 14,99€ e se devo dirla tutta, è anche il pantalone che uso di più.
Kalenji corti
Kalenji lunghi
Wed’ze lunghi
Nel caso facesse davvero molto freddo, sopra i sotto pantaloni lunghi ne metto anche uno in cotone, tra quelli che ho trovato nel cassetto.
Per coprire il mio petto villoso, invece, ho scelto di usare la tecnica a cipolla, ovvero vestirmi a strati. Il primo è naturale, quello che mamma mi ha fatto, pura lana vergine (essendone io molto dotato). Subito sopra indosso la famosa “maglietta della salute” tecnica però e così via. Ricapitolando dunque:
- Maglietta termica a manica corta (ne ho anche un paio a manica lunga, ma per ora preferisco mettere queste, ndNox-) con fascia per cardio incorporata, della Kalenji. Fantastica e soprattutto comodissima, soprattutto se vi da fastidio indossare la fascia che viene data con il cardiofrequenzimetro. Costo: 24,99€.
- T-shirt a piacere (di solito quando fa molto freddo io la indosso molto volentieri sopra la maglietta della salute, nd 😉 ).
- Sempre a seconda della temperatura o dell’aria, posso indossare una maglia a manica lunga Kalenji, rigorosamente gialla. Costo: 9,99€.
- A prescindere da tutto il resto, vesto sempre o la giacca Kalenji a manica lunga, o la versione che io definisco a “Polo” sempre a manicha lungha. Costo: 29,99€
- Infine, per ultimo, soprattutto in caso di vento, una giacca antivento. La mia è Kalenji (strano vero?!?!?), comprata in ultra saldo ad Agosto. Costo: 10€.
Per la testa, ho preso poi sia un paio di bandane Kalenji e un copri collo Kipsta (costo: 3,99€ entrambe i prodotti). E’ utile anche avere sempre con sé un cappellino con la visiera, in caso di pioggia forte o troppo sole torna molto utile. Inoltre, a seconda della sensibilità personale, guanti e piccole pezze per asciugarsi possono essere graditi.
Insieme a tutto il vestiario, è davvero importante acquistare un computerino (meglio se orologio) per tracciare gli allenamenti e il cardiofrequenzimetro, che dialoghi con quest’ultimo. La mia scelta è stata, anche in questo caso fatta molto per caso, per il Polar M400 con il suo cardio, ma credetemi, di prodotti in Rete e non, ce ne sono diversi e per tutte le tasche. Detto questo, sono soddisfattissimo del mio Polar. 🙂
Infine la Borsa, altrimenti quando pensi: “ora devo fare la borsa” cosa fai? Io ho comprato quella della Kipsta. Costo: 9,99€.
Calze tecniche bt’win
1- Maglietta tecnica della salute
3- Maglia maniche lunghe
4- Giacca maniche lunghe
4- “Polo” maniche lunghe
Bandana Kalenji
Copricollo Kipsta
Borsa Kipsta
Questo è il materiale tecnico da me utilizzato fino ad oggi. Non escludo di fare altri acquisti in futuro, tutto dipenderà dalle esigenze e dal meteo. Facendo 3 allenamenti settimanali (per ora), se non 4, non si può pensare di averlo contato, altrimenti quello che si risparmia in abbigliamento, lo si spende in lavatrici da fare e comunque, se non si asciuga, il rischio di doversi allenare con materiale poco adatto, è molto elevato.
Per ora è tutto, mi pare. Spero possiate aver avuto delle informazioni utili. Io nel frattempo, mi sono offerto a Decathlon come “tester“, chissà che non riesca a trovare e a provare materiale migliore, ma soprattutto a risparmiare qualche picciolo. Ho sempre sostenuto di essere una “prostituta” IO, se riuscissi anche a farmi pagare per correre, lo farei molto più volentieri. 😎
Chi è che aveva detto che correre è uno sport a costo ZERO?!?!? 😉
Un saluto a tutti voi e ai miei primi 1000 Km allora. 😀
Nox-