5ª gara – Stramilano Half Marathon 2017 (46ª edizione)

Milano, 19 Marzo 2017 (-35 giorni)

Partenza: ore 10:05
km percorsi: 31,58 Km
durata: 03:25:31
ritmo medio: 06:31 min/km
pulsazioni medie: 145 p/m
pulsazioni massime: 166 p/m
gradi: 10° –> 22°
umidità: 80% –> 97%
musica: …solo io e la mia prima crisi!!!

Buongiorno a voi,
oggi, con 2 settimane di ritardo, vi racconterò della mia prima Stramilano Half Marathon, che è coincisa con i miei primi 30 Km corsi e soprattutto con la mia prima vera crisi in un LL 🙁 .
Anzitutto partiamo come sempre dal dato che più conta, il tempo della gara:

02:20:06

questo è il tempo ufficiale della mia Stramilano 2017, 46ª edizione, gara molto incasinata a dirla tutta.
Divisa Ottica FoppaIl pettorale con il quale sono partito era il 401, un numero primo, che onestamente mi garbava parecchio e mi faceva nutrire molte speranze. Ma la giornata è stata davvero importante, sotto ogni aspetto e contrariamente a quanto sperato, mi sono ritrovato “nel mezzo del cammin di nostra vita […] per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita“. Eggià, purtroppo aggiungo io. 🙁
La giornata è iniziata per l’ennesima volta, di buon mattino. La sveglia è suonata alle 06:00 e vetrato più che mai (la notte prima di ogni competizione, non riesco a riposare serenamente, ndNox-) sono sceso per far colazione. L’EuroHotel di Milano è un posto davvero carino, posizionato benissimo, vicinissimo a Porta Venezia, ma in una via laterale, che lo rende davvero tranquillo. Finito di rifocillarmi, sono risalito in camera per le operazioni di rito. L’obiettivo della giornata era svolgere comunque il mio 105° allenamento, ovvero 8 Km + la mezza della Stramilano: 29 e rotti Km da corrersi ad andatura tranquilla.
Percorso Stramilano 2017 + Km mancanti Visto che il percorso della 10 Km transitava lì vicino, in piazza Oberdan, facendo bene i calcoli e i Km da dover fare, avevo capito che dovevo partire per le 10:15 dal Km 2. Così alle 10:00 in punto mi sono ritrovato davanti all’entrata del Museo di Storia Naturale e puntuale come una piaga d’Egitto, sono partito alla volta del Castello Sforzesco, dove era posizionata la starting line della Stramilano.

Uscito dall’albergo non faceva molto caldo, anzi, diciamo che faceva piuttosto freschino, così mi sono coperto come di consuetudine. Il problema è che non valutato bene che poi la corsa sarebbe durata per parecchie ore e che la temperatura sarebbe cresciuta così tanto.
Per i primi chilometri non ho avuto particolari problemi, se non per un vigile che ho spedito a quel paese perché per far passare delle macchine voleva fermarmi mentre io ero sul percorso di gara. L’unica nota davvero degna di rilievo è stata la marea di gente che ho incontrato lungo il percorso. Non so in quanti erano iscritti alla 10, ma erano davvero tanti.
Quindi come un muflone impazzito, mi sono fatto tutti i chilometri previsti fino a quando, in prossimità dell’Arena, quando tutti i partecipanti giravano a sinistra per entrarci dentro, io proseguivo diritto verso la partenza della mezza. Sembrava una classica scena di un film, mi sono sentito molto comico in quel momento.
Il primo problema sorto è stato che in tutti i miei calcoli non avevo previsto che lo starter della Stramilano potesse tardare per colpa del rimmel, lasciando i 7000 partecipanti ammassati e schiacciati sulla linea di partenza. Quindi, mentre io ero puntuale come una tartaruga boliviana all’appuntamento con il deposito delle uova, lui ci ha messo più di 20 minuti per premere il fatidico grilletto. Ho continuato a correre per 1,3 Km e poi a passo d’uomo mi sono avviato sulla linea di partenza (ci sono voluti 4 minuti dal via perché riuscissi a percorrere poche decine di metri, ndNox-). Diciamo pure che questa piccola pausa di riflessione non ci voleva proprio. 👿

Il percorso alla fine è stato abbastanza interessante: il caldo, l’umidità e direi anche la pizza ed i Km a piedi del sabato prima, però, non hanno giovato al mio stato di forma complessivo, che ha avuto un vistoso calo di prestazioni intorno al 10 Km della gara (il mio 20°). Al 16 Km all’incirca (26° per me), non ce l’ho più fatta e dopo aver stretto i denti fino a quel momento, a mia insaputa, è sopraggiunta la nemica numero 1 dei runner: la crisi. Mah…non riesco a raccontarvi quali sensazioni ho provato. In effetti ho solo smesso di correre (prima di morire lì per una strada non meglio conosciuta di Milano) ed ho continuato a camminare, senza mai fermarmi, anche perché in quel momento onestamente non so cosa avrei potuto fare d’altro: potevo prendere un taxi e farmi portare all’Arena per i chilometri restanti? E con che cosa lo avrei pagato poi?!?!? Oppure avrei potuto sgambettare un altro partecipante e chiedere il supporto di un’autoambulanza? L’unica speranza che avevo era quello che un folle poteva tentare di falciarmi sul percorso sgommando con la sua macchina mentre passavo, ma, sebbene un pirla, come dicono a Milano, poco dopo il mio passaggio ha davvero provato a fare una cavolata simile, così non è stato e quindi io era là che dovevo andare. Dove? All’Arena dove c’era il traguardo; sia per prendermi la medaglia tanto agognata, sia per ricongiungermi con i miei fans!!! 😛 E così, messa in saccoccia un bel po’ di delusione, mi sono rifocillato in modo adeguato, mangiando e bevendo ciò che avevo portato con me, ed ho provato a ripartire. Prova una, prova due volte, alla terza il motore si è rimesso in moto ed ho finito la gara come da copione, staccando anche dei tempi davvero interessanti.
Ho analizzato e riletto tutto il week end per capire dove avessi sbagliato ed una piao di idee molto chiare io me le sono fatte. Detto questo, la conseguenza più importante di questa esperienza è stato il dolore ai piedi, che mi ha prodotto le scarpe oramai scoppiate della Kalenji (4 dita con le unghie ammaccate e bolle varie per contorno) e soprattutto un paio di scarpe nuove di pacca, che ho comprato nei giorni avvenire: le Mizuno Wave Ultima 8, oltre alla sempre più radicata consapevolezza che a Londra, in un modo o in un altro, all’arrivo io…ci arrivo. 🙂

Per ora è tutto. Presto dedicherò un’intera pagina alla gara, come sempre.

Nox-

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