DeeJay Ten 2016

Milano, 9 ottobre 2016 (-196 giorni)

Come promesso, eccovi un’intera pagina dedicata alla mia prima gara: la DeeJay Ten 2016. Quindi:

00:53:27

questo è il tempo ufficiale che ho impiegato per coprire i 10 Km della gara (05:21/Km). Un gran tempo per un attempato!!! 😀

E allora iniziamo con il raccontare una giornata che ricorderò per mooolto tempo. La sveglia è suonata alle 05:00…peccato che io fossi sveglio dalle 03:57 e a dirla tutta ho dormito davvero poco sabato notte. D’accordo, anche Mimmo mi ha chiesto come potevo esser così agitato per una gara. 😯In attesa di partire
Il fatto è che lui non capiva quanto fosse “importante” per me questa gara. E’ stato il mio primo test; non sapevo cosa aspettarmi, non sapevo cosa fare ma alla fine l’ho superato in modo brillante direi. Ma quante cavolate ho commesso, sia prima che durante la gara. 😉 In primis devo razionalizzare meglio la “sacca” da gara. Portarsi dietro un trolley non è una gran furbata, ve lo giuro. Non si può fare una sacca mettendoci dentro un intero armadio, soprattutto quando è poi tua moglie che se la deve camallare (e non solo perché te lo rinfaccerà fino a Natale, ndNox-). 🙄 Poi devo capire che sulla linea di partenza non ci si muove…NON CI SI MUOVE (facile a dirsi…ndNox-), altrimenti il chip che hai nel pettorale, fa partire il tempo senza che tu abbia fatto neanche un passo. Oltre al fatto che se hai un contapassi e ti indica di aver già raggiunto l’obiettivo quotidiano prima ancora di esser partito, vuol dire che stai sgambettando un po’ troppo e forse un po’ troppo a vuoto. 😆
Partenza DJ TenInfine la ciliegina sulla torta fatta sulla linea di partenza. Belli come il sole con le nostre divise gialle targate Ottica Foppa – Alassio, pronti, in prima fila, mi giro da Luca e gli dico, poco prima dello starter di Albertino: “O Luca, guarda che io la voglio correre in 55 minuti”. Ecco, mai tanto contenuto stupore ho letto negli occhi di una persona come in quel momento, nemmeno quando ho detto ai miei, a suo tempo, che avrei chiesto la mano della mia amata. Ed è lì che ha pensato: “ok, qui scoppiamo al secondo Km”, vero Coach?!?!? 😮
Devo quindi migliorare anche la partenza. Per uno come me, protagonista assoluto, è stato come essere sul palcoscenico de La Scala. Mi sono sentito “la star” della DJ Ten e così mi sono comportato di conseguenza, facendo festa con gli spettatori e dando a loro la mano per un “five“. Non avevo ancora realizzato che ero lì per correre e che se la volevo correre sotto i 55′ dovevo iniziare fin da subito a far sul serio. Le mie p/m sono subito salite sopra i 140 ed ero pronto per scoppiare davvero al secondo Km!!!Dammi un cinque
Dunque, quando ho realizzato che cosa avrei voluto fare, mi sono concentrato e messo al passo. Così, subito dopo Il Teatro, ho iniziato a far sul serio, incominciando anche a divertirmi.
Luca sembrava al luna park. Ha giocato tutto il tempo. Abbiamo chiacchierato, ha telefonato, ha fatto foto e ha fatto i video. Uno spettacolo. Non sembrava nemmeno che stesse correndo a 05:20/km. Ad un certo punto, quando ha preso il suo cellulare e ha fatto una telefonata, mentre io, al contrario, iniziavo a faticare, ho capito il perché lui è il mio maestro ed io il suo padawan. In quel momento Luca ti ho odiato, credimi!!! 😯
Io ero lì che arrancavo e lui, fresco come un muflone, zampettava su e giù per le strade di Milano come se stesse andando ai giardinetti con lo zucchero filato in mano. Un grande. E che forma fisica ha sfoggiato. Era come un bambino nel paese dei balocchi…si divertiva da matti. E tutto quel suo entusiasmo mi ha trascinato fino al traguardo, staccando quel risultato che avevo solo sognato di avere nelle gambe.Super Flash Max
Gli altri compagni di viaggio hanno fatto corsa a sé, giustamente aggiungerei. Max l’ho visto sparire dietro la prima curva quando io non avevo neanche percorso 20 mt (le foto per altro parlano chiaramente, ndNox-). Nicoletta e Mimmo hanno preso il loro ritmo ed a La Scala più o meno, se ne sono andati in progressione. La cosa importante però, non era la gara, ma lo stare insieme. E così è stato (anche se, Mimmo, la nostra splendida divisa potevi indossarla, ndDelusione).
L’arrivo è stato più esaltante della partenza, forse. Avevo fatto un tempone e non ci ho capito moltissimo. Ero solo felicemente sfatto, come Luca mi aveva detto essere, prima di partire. 😉
Al traguardo io e Luca
Bene, credo sia il momento di smetterla di scrivere e farvi vedere qualche immagine, così capite quale grado di contentezza avevo nell’aver corso la DJ Ten. A quando la prossima?!?!? 😀

E per concludere i video realizzati alla DJ Ten che ci riguardano:

 

 

 

Nox-