Corso Italia – Genova, 23 ottobre 2016 (-182 giorni)
E pioggia fu, siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette le spoglia immobile orba di tanto spiro…così mi son svegliato, così ho fatto colazione, così vi sto scrivendo. Nell’attesa che il figlio di Odino mi dia la possibilità di uscire di casa e fare ciò per cui sono nato! 😮
Ieri la giornata è stata davvero lunga ma gratificante. Ho avuto il piacere di cucinare (5 ore più o meno) per 15 persone, a cui tengo molto, il mio piatto più rinomato: “la paella“. E non per vantarmi, ma la mia paella è davvero buona, oltre che bella a vedersi. Colorata e profumata come un campo in fiore, una di pesce e ben due di carne…12 kg di cibo (carni e verdure) condito da birra ed un tiramisù, preparato dai genitori di Lk, celestiale (e di cui io ne ho mangiato solo una piccola porzione, ahimé 🙁 ndNox-).
Sembra che la pioggi sia scesa di intensità. Sembra quasi che non stia più venendo giù…credo sia il caso di spostarmi velocemente in Corso Italia e vedere di fare quello per cui vi scasso le scatole da 3 mesi! A proposito…ad oggi ne mancano ancora 6. A quest’ora dovrei aver percorso più o meno un quarto del percorso…cioè più o meno quanti ne dovrei fare oggi. 😉
A dopo per il resoconto.
Partenza: ore 12.28
km percorsi: 13,02
durata: 01:24:53
ritmo medio: 06:32 min/km
pulsazioni medie: 148 p/m
pulsazioni massime: 165 p/m
gradi: 13°
umidità: 80%
musica: DJ Ten compilation.
Eccomi di nuovo a voi. Dunque sono andato, ho corso e sono rientrato. Fresco come una nutria a primavera. Oggi ho corso però alla grande. Mi sono sentito di nuovo bene. Solo il fastidio sotto la pianta del piede sinistro, che mi affligge da venerdì, mi ha disturbato, soprattutto al ritorno. Ho usato il termine “ritorno” perché anziché fare su e giù per Corso Italia, ho deciso, strada facendo, di proseguire oltre la Chiesa dei Pescatori (a me tanto cara, ndNox-) ed arrivare fino a Quinto. Devo ammettere che il pensiero di fare i sali e scendi che caratterizzano la strada a mare mi preoccupavano un po’, ma alla fine il percorso è stato gradevole, anche e soprattutto per il tempo (cielo coperto, leggera pioggerellina, mare calmo e vento a sprazzi). Così quando mi sono voltato indietro per ripercorrere i miei passi, il pensie
ro era tutto concentrato su: “oramai il più è fatto, si ritorna a casa”. L’ultima salita però, quella che va dal torrente Sturla all’incrocio di via Caprera e Via Cavallotti (passando da via Tabarca), è stata davvero tosta. Sono solo 800 mt che però arrivano al decimo Km. Per fortuna giunto in superficie, poi, ci sono quasi 3 Km di discesa da fare per chiudere il percorso e questo mi ha permesso non solo di recuperare ma anche di accellerare nel finale e stampare un 05:46 all’ultimo Km.
Arrivato a Punta Vagna (da dove parto), davanti al ristorante, ho esultato come se avessi vinto una gara. Ero davvero molto soddisfatto e contento di quanto fatto.
Una volta a casa, mi sono concentrato sugli immancabili 40 minuti di stretching e esercizi finali, per poi godermi la meritata centrifuga energetica fatta dalla moglie (nel pentolino l’infuso di zenzero da bere freddo, molto dissetante, ndNox-).
Ora mi godo un po’ di meritato sport…visto in tivvì però. E’ vero, oggi s’è perso, ma ci sono ancora tanti altri eventi da gustarsi, dalla partita di cartello in Premier (Chelsea – Man. United, al 25° sono avanti i blues 2-0, ndNox-), al GP degli Stati Uniti delle 21.
Concludendo con un omaggio alla Genova Blucerchiata, vi rimando al prossimo allenamento, martedì o mercoledì. Dobbiamo ancora vedere con il Coach come va il mio piedino sinistro! 😉
Buona domenica.
Nox-