Stramilano Half Marathon 2017 – 46ª edizione

Milano, 19 Marzo 2017 (-35 giorni)

Come da copione, eccovi un’intera pagina dedicata alla mia prima Stramilano 2017 (e quinta gara). Partiamo dunque come sempre dal dato che più conta:

02:20:06

E questo è il giro che ho fatto alla festa dei papà!!! 🙂
Percorso Stramilano 2017 + Km mancanti

Iniziamo con il dire che questa non è stata una gran giornata per me (sportivamente parlando, ndNox-) e non la ricorderò neanche con molta gioia, se non per il fatto che finalmente l’ho corsa dopo 10 anni.
Questo evento infatti è nella mia agenda fin da quando, nel lontano 2007, Mak ha iscritto me e Francesco, in arte Poppolo alla versione mignon: la Stramilanino, che quell’anno era di soli 6Km. Solo che qualche giorno prima di quella gara, ebbi un piccolo incidente in scooter la cui conseguenza fu la rottura del braccio, sinistro!!! Quella domenica, 1° aprile (gran bel pesce fu), loro salirono a Milano e Poppolo conquistò una medaglia (in modo alquanto roccambolesco, a sentir i suoi racconti) che mi ha poi rinfacciato fino all’altro ieri, per tutti gli anni successivi. Immaginate dunque quanto ci tenessi a rifarmi. E correndo la mezza l’ho fatto con gli interessi. Migliore occasione non poteva capitarmi.

A dirla tutta sono andato a Milano molto gasato, quel week end. Avevo giust’appunto superato i 1000 Km corsi il giovedì prima, durante una sessione di ripetute fatta alla grande. Stavo svolgendo allenamenti fantastici, attraversavo un momento di forma smagliante, mi sentivo magnificamente. Avrei dovuto soltanto aggiungere 8 Km alla gara vera e propria, come la tabella imponeva ed il gioco era fatto. La cosa onestamente non mi recava alcun problema.
Così sabato mattina mi sono svegliato presto, come al solito oramai, ho fatto i miei 7,5 Km di allenamento e dopo colazione, caricati moglie, figlio e bagagli in macchina, siamo partiti. Giunti a destinazione abbiamo fatto check-in in Hotel, davvero molto ben scelto, e siamo andati di corsa in Piazza Duomo a ritirare pettorale e pacco gara.
Lì abbiamo incontrato Max e Nicoletta, con i quali abbiamo pranzato e con cui poi ci siamo dati appuntamento per la sera.

Il pomeriggio invece lo abbiamo passato a zonzo, solo che tra lo store dell’Inter e il negozio della Lego, abbiamo deciso di fare anche una piccola deviazione fino al Mudec per vedere se fosse possibile entrare alla mostra di Kandinskij. Questa piccola deviazione mi ha fatto macinare a piedi 13 Km circa. Diciamo che rientrati in albergo prima di cena, ero un tantino stanco. Non è stata una gran furbata con il senno di poi.

Per cena siamo andati in compagnia in una pizzeria di Milano, rinomata, ma la cosa non ha aiutato molto il mio stato di forma già attaccato dalle fatiche della giornata. La margherita, seppur buona, mi ha lasciato molto appesantito. La notte così non l’ho trascorsa molto tranquilla. Fatto sta che la vigilia, seppur bella, mi ha lasciato qualche strascico che avrei poi pagato il giorno dopo.

Domenica mattina, fatta colazione come sempre alle 06:20, mi sono preparato e puntuale come un cronografo svizzero, nella mia divisa luccicante targata come sempre OTTICA FOPPA ALASSIO, mi sono ritrovato al Km 2 del percorso della 10K per fare gli 8 previsti.
Stramilano 2017 - divisa ufficiale
La “mia partenza” era posta davanti al Museo di Storia Naturale, dietro Porta Venezia. I partecipanti quando sono partito, erano passati quasi tutti: indietro c’erano solo ritardatari, gente che si era persa e i volontari che stavano aspettando quelli della Mezza (e quindi anche il sottoscritto). Alla fine dicono che fossimo in 7000 alla partenza: davvero tante persone.

Visto che sono uno preciso, alle 11 in punto mi sono fatto trovare nei pressi della start line, in Piazza Castello. Solo che per un problema dell’organizzazione, la partenza è stata ritardata di 15 minuti. Questa cosa non ha ulteriormente giovato alla mia pessima giornata. Ho continuato così a correre fino a quando non è stato dato il via, accodandomi quindi al gruppo. I 2 Km aggiuntivi e l’aumetare del caldo e dell’umidità, hanno dato il colpo di grazia alla mia prestazione.

Il primo Km come sempre, si è quasi camminato (08:14/km). Poi ho iniziato a correre ma non sono mai riuscito a mettermi sul ritmo pensato: 06:20-30/km. Ho avuto parecchio da fare per riuscirlo a sentire. I successivi 9 Km li ho corsi in modo non uniforme: andavo dai 06:10/km circa, ai 05:50/km. Insomma, al 10° Km (mio 20°) qualcosa non stava funzionando. Al secondo rifornimento ho fatto anche la cavolata di bere acqua in malo modo: d’un sorso. Stavo sudando parecchio, ero vestito male per la temperatura di quel momento. Mi è rimasta sullo stomaco. Da lì, i 6 Km successivi, ovvero i miei 26, la giornata ha iniziato a farsi davvero pesante. Ero andato in crisi. Non riuscivo più a correre bene, stavo patendo. Ad un certo punto, poco prima del 26° Km ho alzato bandiera ed ho incominciato a camminare.

Di fianco nel frattempo si era messa una tipa che poco prima mi aveva chiesto di potermi correre in scia. Lei al decimo Km era scoppiata così le ho lanciato un salvagente. Non mi è ancora chiaro come uno possa riprendersi stando in scia, tant’è che a lei deve aver fatto bene perché affiancandomi si complimentò con me per i miei “stupendi” polpacci ( 😮 ). Quando però ho smesso di correre anziché riceve lo stesso trattamento, con lo sguardo rivolto sempre a terra e senza mai voltarsi, ha proseguito per la sua strada. INGRATA!

Tu aiuti una donzella in difficoltà quando LEI tiene più bisogno, ma nell’istante in cui TU avresti bisogno di lei, nemmeno ti si caga. 🙁 Altro che “famosa generosità lombarda”!!! 👿 E la cosa peggiore è che non ricordo proprio che faccia abbia quella lì. Non potrò mai sputazzarla una volta!!! 😆

Parentesi femminile chiusa ed entrato in crisi per bene, l’unica cosa che ricordo è la lucidità con la quale l’ho affrontata. Diciamocelo: là dovevo arrivare, che fosse correndo, a piedi o sui gomiti, a prescindere all’Arena dovevo ritornare. E là sono arrivato. Di certo non potevo prendere un taxi o un mezzo pubblico (e non solo perché era tutto bloccato quel giorno), ed altrettanto certamente non sapevo neanche dove mi trovassi in quel momento. Quindi, dopo aver mangiato e bevuto, ci sono voluti 3 tentativi in un paio di Km per riaccedere il motore ed arrivare fino in fondo. L’ultimo Km ho anche staccato un tempo di tutto rispetto, per esser stato così tanto in crisi: 06:08/km. Per fortuna che stavo annaspando!!! 😛

Prima di entrare nell’Arena ho avuto la sorpresa più bella: mia moglie e mio figlio erano lì, nel posto migliore, ad aspettarmi e a fare il tifo per me. Elisa ha anche tentato di fare il video mentre passavo, peccato che non avesse verificato di avere memoria sufficiente per registrarlo. Lo so…è molto da nerd l’annotazione, di infomartico lei ha davvero poco, però il pensiero è stato carinissimo!!! 😉

Alla fine la mia sudatissima e meritatissima medaglia l’ho presa e me la sono messa al collo. Di errori quella giornata ne ho fatti diversi, continuando a farne anche dopo il traguardo (come il massaggio post gara offerto dall’organizzazione: mai farlo fare da chi non ti segue, il rischio è quello di fare più danni che trarne benifici, ndAndrea). Il dato più importante quella domenica sono stati i 31,540 Km fatti, superando così quota 30 per la prima volta. Ma la soddisfazione più grande, non è stata aver fatto la Stramilano (per quella credo dovrò tornarci l’anno prossimo, nd 😉 ), è che lì ho avuto la conferma che al traguardo, crisi o meno, IO ci arrivo, anche se, come mi ha detto il Coach: “una crisi fa più bene che 1000 allenamenti ben fatti Nox”. E con queste sue parole, passo e chiudo.

Anche per oggi è tutto. Di seguito il reportage fotografico scaricato (e pagato) da fotostudio5.

Alla prossima avventura: la mdg.

Nox-